Progetti

Telefonki most – Ponte telefonico
Da “cercavamo la pace” – Osservatorio Balcani e Caucaso:
… ARCI e ARCI Nova Milano promuovono, a partire dall’ottobre del 1992, telefonski most, che permette i collegamenti telefonici fra luoghi dell’ormai ex-Jugoslavia, impossibilitati a comunicare a causa delle politiche isolazioniste dei rispettivi governi.
telefonski most

Comitato Kakanj – Bergamo
Da “cercavamo la pace” – Osservatorio Balcani e Caucaso:
Il Comitato di Bergamo per l’accoglienza profughi dalla ex Jugoslavia, attivo su vari fronti a partire dal 1992. Dall’ospitalità offerta da famiglie bergamasche a un centinaio di profughi, si giunge dal 1994 a interventi diretti in Bosnia, con epicentro a Kakany, dove si avviano e si realizzano una serie di progetti a favore della popolazioni, in particolare per la ricostruzione delle case appartenenti a bosniaci croati distrutte dalla guerra, il rientro in esse degli abitanti, la fornitura di attrezzi agricoli e di animali di allevamento, la ricostruzione delle scuole. I progetti sono portati avanti da volontari, appartenenti a varie associazioni e ai sindacati – particolarmente attiva la Cgil- finanziati da vari enti, a partire dal Comune e dalla Provincia di Bergamo. Dal 1997 i finanziamenti sono assicurati dal governo italiano e dall’Unione europea per il tramite e sotto il controllo dell’UNPS.
Prima parte dell’Archivio del Comitato (a cura G. Bertacchi, G. Cavagna e E. Valtulina – Biblioteca “Di Vittorio” Cgil Bergamo:
per sito.docx
Bergamo Kakanj, un’esperienza di cooperazione decentrata a cura di Davide Denti (report lavoro di ricerca, per il corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Milano – in https://www.cercavamolapace.org/ita/Materiali/BERGAMO-KAKANJ-UN-ESPERIENZA-DI-COOPERAZIONE-DECENTRATA-a-cura-di-Davide-Denti):
Davide Denti, Bergamo-Kakanj.pdf 
Libro: Roberto Cremaschi – E’ bello vedere i tetti. Rapporto sul progetto di solidarietà tra Bergamo e Kakanj – edito a Bergamo nel 1998 dalla stessa associazione ProK

Ucka novembre 1993 – video
Da “cercavamo la pace” – Osservatorio Balcani e Caucaso:
Antonio Ariberti: Era scoppiato il conflitto nella Repubblica Federale dell’allora Jugoslavia. Con altri ragazzi/e che “sognavano” la pace andai in un campo profughi presso Učka. Si trattava di baracche in un bosco prima del tunnel che attraversa il monte che porta lo stesso nome. Seguirono altri viaggi, non solo a Učka. Erano soprattutto incontri, volti, persone, storie. Quello che presento di seguito è un montaggio di video girati nel novembre del 1993 sempre presso Učka. Scelta dei testi e della musica sono miei.
Učka_1993-Clip1.mov
A Ucka oltre che volontari di Asti e Cremona aveva portato aiuti anche ArciMilano nell’inverno ’92/’93.

Vincere l’inverno 1992/93: emergenza profughi – arcimilano
Una delegazione di arcimilano, con esponenti del comitato e dei circoli, nell’ottobre 1992 si reca in ex-Jugoslavia per visitare alcuni campi profughi e prendere contatto con le associazioni che se ne occupano al fine di costruire gemellaggi finalizzati in primo luogo agli aiuti. Ha incontri a Umag, Učka, Rijeka, Zagabria, Subotica e da lì anche a Vukovar. Redige un resoconto del viaggio e al ritorno organizza una campagna di aiuti denominata “Vincere l’inverno”.
Link a documenti – fondo flamon
volantino
reseconto del viaggio per località visitata. Le informazioni nelle schede riportano elementi ricevuti dalle realtà incontrate:
report quadro
Umag Il campo profughi occupa l’area di un campeggio sul mare
Ucka il campo profughi occupa dei prefabbricati di un cantiere edile prima di un tunnel
foto Umag-Ucka
Subotica A Subotica ha sede anche il centro per la soluzione nonviolenta dei conflitti – en e it
Vukovar
foto Vukovar
fax auguri dal campo di Savudrija
la campagna prosegue

Open University di Subotica dal 1992
Nella logica di rete, prima in arci, poi di arci in Ics, arcimilano si fa carico del rapporto con l’associazione Open University di Subotica (Vojvodina – Serbia) sia per gli aiuti ai profughi e alla popolazione più debole, sia per sostenere i soggetti pacifisti e antinazionalisti. La collaborazione con Open University continua anche nella fase della ricostruzione, della guerra della Nato e nel periodo successivo. Presso Open university ha sede il centro per la soluzione nonviolenta dei conflitti promosso da Hca.
Link a documenti – fondo flamon
Time for peace ’93 – Pasqua a Rjeka e Subotica
Open University ringrazia
Accordo arcimi-open university – 4.93 – traduzione in it
promozione children camp di luglio ’93 – contenuto della mostra del children camp di Subotica ’92 utilizzata per promuovere la campagna
progetti aiuto – 6.93 – volantino + fax richieste da open serbo e it
protocollo arcimi – open university – 7.93 – it e serbo + fax (copia fax)

Adotta la pace: campagna nazionale di adozione a distanza – dal 1993
Nasce in Emilia Romagna da arci e cgil per poi diffondersi in altre regioni coinvolgendo localmente anche altri soggetti. A Milano la promuovono acli, arci, cgil.
Link a documenti – fondo flamon.
La campagna nazionale
Adotta la pace Milano pieghevoleconcerto per adotta la pace ’97
’94: materiali vari per iniziative sulla ex-Jugoslavia – adotta la pace ’94

Ars Aevi – Museo di arte contemporanea Sarajevo
Nel 1992 nella Sarajevo assediata nasce il progetto-sfida di realizzare nella città un museo di arte contemporanea, facendo appello agli artisti più significativi di fine secolo, ai musei alle città, per richiamare l’attenzione su Sarajevo, per romperne l’assedio, promuovendone i valori di pluralità, diversità, cittadinanza.
Link a documenti – fondo flamon.
il progetto Ars Aevi
l’assedio e la nascita del progetto – testimonianza di Enver Hadziomerspahic, direttore del progetto
il sostegno di arci
musei-artisti-curatori – dai cataloghi di Ars Aevi
catalogo1992-2006 – copertina e retro
Nel 1999 la Provincia di Milano sostiene concretamente il progetto presentando la collezione milanese realizzata da Spazio umano e organizzando il trasporto di queste opere a Sarajevo. Presidente della Provincia Livio Tamberi, assessore alla cultura Daniela Benelli.
invito alla presentazione del progetto – 25.05.99
comunicato stampa

Sarajevo capitale multiculturale d’Europa – 1994
Campagna nazionale promossa da Arci e di Ipc (International peace centar di Sarajevo) verso l’Unione europea per proclamare Sarajevo capitale multiculturale d’Europa, per romperne l’isolamento. Migliaia di cartoline con un disegno di Emanule Luzzati vengono spedite a Bruxelles. A MIlano vengono organizzate iniziative culturali.
Da documenti – fondo flamon.
volantino
cartolina
Da archivio Langer: “Sarajevo non sarà “capitale multiculturale d’Europa” – Il Consiglio europeo dei ministri della cultura non ha accolto la proposta – Langer 30.11. ’93

Agenzia est/ovest – 1995
Agenzia di informazione che diede voce ai giornalisti indipendenti della ex Jugoslavia per tutto il 1995.
Nel 1996 viene pubblicato il libro “Balcani ’95” che riporta la quasi totalità degli articoli pubblicati sul bollettino News dell’agenzia. Il libro è stato curato da Aziz Hadzihasanovic e Asra Nuhefendic.
Nei link: Prefazione di Isotta Gaeta, presidente associazione Est/ovest – Introduzione di Luigi Lusenti, direttore agenzia est/ovest – Indice ragionato degli articoli con nome degli autori (libro da fondi LuiLus e flamon) – Intervista di radio radicale a Fabio Sottocornola, agenzia est/ovest – Bollettini: feb ’95, ott ’94, giu ’94.
prefazione
introduzione
indice
intervista
bollettini